venerdì, novembre 16, 2007
cornuto e mazziato
purtoppo l'euforia di aver venduto e (quasi) comprato l'auto nuova è stata repentinamente sostituita dalla scoperta di essere stato vittima di una truffa.
I fatti:
Un tizio ha risposto al mio annuncio su porta portese, è venuto a vedere la macchina, ha trattato il prezzo, e il giorno dopo mi ha comunicato che era intenzionato a prenderla.
Ho chiesto pagamento mediante assegni circolari non trasferibili intestati a mio nome, ritenendoli (erroneamente) la forma di pagamento più sicura per questo tipo di transazioni.
Ci siamo incontrati in una delegazione ACIdove sono state avviate tutte le pratiche per il passaggio di proprietà e ho preso gli assegni che ho provveduto a versare in banca la mattina successiva.
Dopo 4 giorni la banca mi chiama per comunicarmi che gli assegni erano stati rubati in bianco qualche anno prima alla BPM e che quindi non avevano nessun valore. Inoltre dato che loro avrebbero immediatamente sporto denuncia, io avrei dovuto cautelarmi in quanto risultavo come unica provenienza sicura degli stessi.
Ho chiamato immediatamente la delegazione ACI per far sospendere il passaggio e mi sono fiondato dai carabinieri per sporgere denuncia. Ho così appurato che :
- l'ACI avrebbe tenuto in sospeso il passaggio solo per cortesia e solo per 40 giorni
- quanto accaduto non è in alcun modo considerato un furto da cui consegue che non posso rivalermi sull'assicurazione
- per il punto 2 la targa dell'auto non è negli elenchi delle auto rubate, perciò se il tizio dovesse essere fermato risulterebbe perfettamente in regola
- le banche non rispondono di nulla
Qual'è il modo 'sicuro' di farsi pagare in questi casi?? che tipo di tutela viene offerta al privato cittadino? Purtoppo direi proprio che come al solito in Italia non c'è alcuna tutela! che schifo...
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